Una delle collezioni d’arte ebraica tra le più importanti d’Europa

Questo museo, che ospita una delle collezioni di oggetti d’arte ebraica più importanti in Europa, fu creato dall’architetto Giulio Bourbon a completamento dei lavori di restauro della sinagoga di Casale Monferrato.
Detta anche “Museo degli Argenti”, questa struttura attualmente fa parte del complesso museale ebraico di Casale, così come il Museo delle Luci e l’antica sinagoga.
Il museo stesso è collocato all’interno dell’antica galleria delle donne della sinagoga e al primo e ultimo piano dei due edifici che formano il complesso museale.
La galleria delle donne ospita una straordinaria collezione di oggetti d’arte ebraica, in particolare oggetti cerimoniali in argento e ricami.
Al secondo piano della sinagoga si trova la parte più recente del museo. Questa sezione è finalizzata a presentare ai visitatori gli aspetti principali della vita ebraica, utilizzando pezzi originali inseriti in contesti didattici. Oltre ad avere finalità didattiche, questa area del museo si propone di veicolare l’idea che a Casale esiste ancora una comunità ebraica vitale.
La vasta collezione di argenti ebraici, straordinaria per la qualità degli oggetti esposti, è ospitata nell’antica galleria delle donne della sinagoga. Le opere d’arte antica che compongono la collezione sono in continuo aumento e provengono da altre congregazioni piemontesi, da prestiti di collezionisti privati, da generose donazioni e da acquisti attenti e meticolosi effettuati presso gli antiquari.
In particolare sono gli Argenti, da cui deriva il nome al Museo degli Argenti, e i tessuti di pregiata fattura e realizzati con tecniche tipiche del territorio a spiccare per rarità e preziosità.
La funzione originaria degli oggetti da cerimonia ne determina le forme caratteristiche, anche se gli stili cambiano da un paese all’altro e riflettono le tendenze artistiche predominanti nei luoghi di produzione e di origine. È anche interessante sapere che, quando agli Ebrei fu proibito accedere alla corporazione degli argentieri, gli oggetti rituali furono realizzati da artigiani non Ebrei, in base alle richieste e alle istruzioni dei committenti. I ricami e le stoffe potevano invece essere prodotti direttamente dagli Ebrei, senza restrizioni. Questi tessuti preziosi erano destinati principalmente a completare, coprire e abbellire gli oggetti sacri utilizzati per scopi religiosi.
Gli oggetti che compongono le collezioni sono legati essenzialmente a tre tematiche principali: la Torah, le festività ebraiche e la vita familiare.
Altre tematiche ed aspetti della cultura e vita ebraiche sono restituite da una collezione mista, composta da molti altri oggetti interessanti. Ed esempio spiccano fra gli altri insoliti ritratti micrografici di Mosè, Salomone e Re David, interamente realizzati utilizzando minuscole lettere ebraiche per formare l’immagine. Ciascun ritratto contiene un testo diverso preso dalla Bibbia: il Levitico, il Cantico dei Cantici e il quinto libro dei Salmi. Oppure le due magnifiche Tavole della Legge in legno, probabilmente appartenute all’arca di un’antica sinagoga. Furono ritrovate in uno scantinato, ed erano probabilmente destinate a bruciare in un camino. Il loro ritrovamento si deve alla famiglia di Giorgio Ottolenghi, che ha salvato e restaurato questa splendida opera d’arte.
La collezione nel suo insieme è la raccolta di oggetti rituali e di artigianato di grande importanza, sia in quanto strumenti di narrazione, sia in quanto artefatti di qualità eccelsa.

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