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La Giornata Europea della Cultura Ebraica, dedicata quest’anno al tema “Il popolo del Libro”, celebra la Torah, la sua trasmissione generazionale e il libro come oggetto e veicolo di valori, favorendo dialogo e incontro con la città.

Mancano pochi giorni alla Giornata Europea della Cultura Ebraica.
I titoli scelti di anno in anno sono sempre molto ampi ma questo – Il popolo del libro – è davvero immenso. I libri sono onnipresenti nella cultura ebraica; gli ebrei, tanto religiosi quanto laici, leggono e scrivono molto, e gli ebrei torinesi forse anche più di altri, per lo meno nell’ultimo secolo: si potrebbe dedicare una Giornata della Cultura solo ai libri scritti da ebrei torinesi, e già il materiale sarebbe troppo.
Inevitabile, dunque, la scelta della Commissione Cultura della Comunità di attenersi al senso originale della denominazione “popolo del Libro”, e concentrarsi solo sul Libro con la maiuscola, la Torah o in generale il Tanakh. Anche così il tema è vastissimo perché intorno al Libro ruota tutta la cultura ebraica. Libro che deve essere continuamente letto, meditato, commentato, discusso, messo in pratica: la Torah scritta non può vivere senza la Torah orale, il testo ha bisogno di essere interpretato, in un continuo dialogo tra le generazioni. Alla trasmissione da una generazione all’altra sarà appunto dedicata la tavola rotonda nel pomeriggio, con Rav Alberto Moshe Somekh e Ori Sierra.

Il Libro e i suoi commenti, prima di tutto il Talmud, sono anche oggetti materiali che passano di mano in mano attraverso i secoli, quindi ci dedicheremo anche al libro come oggetto.
Il Libro, con il suo contenuto e i valori che esprime, è anche alla base di ogni possibile confronto e dialogo, in particolare tra quelle che vengono appunto definite religioni del Libro. Per questo, nonostante il difficile clima di ostilità in cui siamo immersi, abbiamo scelto ancora una volta di aprirci alla città, invitando autorità religiose e laiche, di accogliere visitatori e dialogare con loro.
La Giornata Europea della Cultura Ebraica è anche un’occasione di incontro tra di noi, grazie al coinvolgimento di tante persone – guide, signore dell’Adei, esponenti dei vari gruppi e organizzazioni con i loro banchetti, sicurezza – il cui prezioso lavoro è indispensabile per la riuscita della Giornata. A tutti va il nostro caloroso ringraziamento.

Anna Segre

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